c.s. SinfonÍa de la Vida – Marifé Núñez
10/05_31/05/2012
Direttrice creativa ,nel 1994 crea una propria agenzia pubblicitaria e per vent’anni si dedica al marketing e al disegno grafico a Marbella, in Spagna. Dopo varie esperienze ed esposizioni in gallerie pubbliche dal 2012 fa parte della Wanson Gallery .
Il rapporto di conoscenza dell’artista Marifé Núñez passa attraverso un’attenta analisi del colore e di ciò che esso significa per una spagnola doc . Le tecniche da lei usate spaziano dalla fotografia, all’acquerello , alla tempera.
L’invasione cromatica vista attraverso un’ottica più concettuale e astratta , mi ha posto in una posizione di critica interattiva con l’opera dell’artista. Ho compreso di aver bisogno di un decodificatore.
Lasciandomi guidare da un’intuizione visiva, ho deciso di tentare un’ana- lisi della pittura di Marifé usando il sistema filmico di Pedro Almodovar come un’ architettura fondata sulla contaminazione di tonalità emotive a tinte forti.
Come per Almodovar i mosaici di Marifé sono composti da tessere, tasselli filmici(i generi appunto) cassa di risonanza dei sentimenti dell’artista che , grazie all’orgia di colori , porta all’estremo le regole compositive dei generi, intensificando le caratteristiche formali .
La continua fusione tra i toni reali e naturali, ma soprattutto lo smascheramento dell’artificio, il rapporto continuamente esibito che lega l’esistenza reale alla vita idealizzata e immaginata incarnata dall’opera d’arte.
La preponderanza dell’espressione sentimentale, che assurge a vero e proprio motore della poetica di Marifé ,si coniuga con la sovradeter- minazione cromatica di spazi e oggetti.
L’attenzione al colore deriva da un’antica tradizione culturale ; gli spagnoli propongono un tipo di colore dinamico & forte : i personaggi si vestono di colori accesi e si muovono in ambienti molto colorati, e così capita che si creino tensioni cromatiche, che generano forze contrastanti . La scena si carica di un’instabilità esplosiva, in cui la ricchezza di colore costituisce un importante elemento sia decorativo che narrativo.
Marifé si è avvicinata a una sorta di musicalità vibrante della cromia, rientrando nei canoni delle avanguardie informali . La propria vocazione è fautrice di emozioni, di sensazioni visive e tattili, che superano la pura evidenza perché traslate da una visione a specchio. Quello che l’artista trasfigura nell’atto esecutivo, e che si trasforma magicamente in Calore_Colore ed_Energia, è il rapporto ecclettico tra il pigmento e la forma arcana che sembra ogni volta trasportarci in un vortice di passione . Il Suo è un viaggio nel mondo del colore ; il ritmo che nasce scaturisce dalla conoscenza della cromia e delle cose concrete.
Léopold Survage nel 1964 scrisse :
“ Tutta la nostra esistenza passa nel concreto. Il colore è una cosa reale, positiva ; una parte del raggio del sole ; Una forza della natura che non è astratta, e che può incendiare .”[….]
Io immaginai dei colori in movimento e mi accorsi che niente meglio del cinema poteva rendere questo divenire del colore “.
All’osservatore rimane la meraviglia per una ricerca dove prevale l’eccezionalità dinamica dell’impeto cromatico diventato Sinfonia dove:
il pittore è il Direttore d’Orchestra
la tela è l’armonia
gli strumenti gli amalgami
i musicisti la tavolozza
il ritmo le forze che scaturiscono
la melodia i pigmenti
la bacchetta i pennelli
il colore è invece l’Unione di tutto questo.
Policromia contro monocromia
di Anna d’Ambrosio
L’artista spagnola Marifé Núñez in questa prima personale italiana, propone una Colour Theraphy contro la monotonia cromatica dei tempi di crisi. Il colore non incide sullo spread e in questo buio accende il dialogo perche’ Marifé usa un codice sensuale che porta a una scelta unidirezionale senza ritorno.
Rischiare e sperimentare l’imprevisto pieno di contaminazioni, come quelle etniche, dove le schegge di vetri colorati delle terre lontane si mescolano come in un mortaio oppure quelle legate ai sogni più celati e reconditi perché come scrive Alda Merini “ I colori maturano nella notte”.
La ricerca di Marifé la porta a una tavolozza personalizzata da “super iride.” Colori, mimetici…fluidi accesi proprio come nella filmografia di Pedro Almodovar resi ancora più estremi dalla scelta del metacrilato che riflette e cela allo stesso tempo creando sfumature di valore.
Tutto questo e’ il colore di Marife Núñez . Mutevole come noi e sempre in di-venire come il mondo in cui viviamo. Questa mostra fa parte del progetto di economART di Amy d’arte spazio per la natura socio-economia della scelta cromatica .
Marifé Núñez in SINFONÍA DE LA VIDA
Testo Critico di Annamaria D’Ambrosio – Sinfonia de Vida
Invitacion – Sinfonia De Vida
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